25 settembre 2013

Ospedale di Pordenone: sconfitta la compagnia di (av)ventura del Project financing.


In un incontro con la stampa locale, la Presidente della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha annunciato il definitivo abbandono dell’ipotesi di spostare la sede dell’Ospedale di Pordenone cementificando un’ area agricola di 20 ettari, e ricorrendo allo strumento del project financing, anticamera della privatizzazione della sanità pordenonese.
Le ragioni che hanno indotto la nuova amministrazione regionale ad optare per un intervento di adeguamento dell’attuale sede (spesa dimezzata e a totale carico del bilancio regionale) sono esatttamente le stesse sostenute dal Comitato per la salute pubblica bene comune, che con la sua azione di mobilitazione popolare aveva impedito il varo del progetto predisposto dalla vecchia giunta regionale di centro-destra.
Il Comitato, nell’esprimere soddisfazione per l’esito di questo impegno civile, non intende smobilitare. Abbiamo ribadito, in un incontro con l’Assessore regionale alla sanità, che è nostra intenzione mantenere la richiesta che la definizione delle principali scelte progettuali relative ai lavori di adeguamento dell’Ospedale nonché di tutti gli altri interventi sulla rete ospedaliera e dei servizi territoriali della provincia siano fatti attraverso un processo partecipativo. Nell’attuale situazione di crisi, le principali scelte di politica economica e sociale (sanità, territorio, welfare) possono essere risolte in due modi: o attraverso una sempre maggiore concentrazione del potere decisionale (soluzione autoritaria a vantaggio di pochi) oppure allargando l’area della partecipazione dei cittadini (soluzione democratica). Siamo convinti che la seconda strada sia quella eticamente più equa e tecnicamente più efficace.
Solo in questo modo potremo sconfiggere il montante populismo autoritario, a Pordenone ben incarnato dal “Fratello d’Italia” Alessandro Ciriani , attuale Presidente della Provincia.   
Un pensiero particolare va rivolto a don Albino Bizzotto, che ad agosto ha praticato uno sciopero della fame contro la cementificazione del Veneto attraverso grandi opere, già realizzate o in progetto, sempre ricorrendo al famigerato project financing. Molti aderenti al Comitato di Pordenone hanno seguito il suo esempio, con ciò contribuendo alla riuscita della battaglia sopra descritta. Don Albino  parteciperà il 7 ottobre prossimo a Pordenone ad una manifestazione pubblica contro la cementificazione del territorio, via grandi opere, organizzata dal Comitato per la salute pubblica bene comune. Vi informeremo più nel dettaglio circa luogo e ora della manifestazione.  

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